Ricerca / Research

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Lisbona, Poco do Bispo / Lisbon, Poco do Bispo


Poco do Bispo è un quartiere della città di Lisbona, che deve il suo nome ad una darsena sul lungofiume. L’area, posta a metà strada tra il centro cittadino e i nuovi insediamenti costruiti in occasione dell’Expo del 1998, presenta ancora oggi notevoli problematiche di riconversione delle sponde del Tago. Da oltre tre decenni, infatti, la città portoghese si sta occupando del recupero delle sue estese rive fluviali. Attività portuali su vasta scala, industria pesante e navale hanno per più di un secolo occupato le sponde, comportando una vera e propria cesura tra la città e le acque. Il progetto sperimentale messo a punto al workshop internazionale organizzato dalla Universidade Autonoma de Lisboa nel 2003 immagina uno svuotamento degli spazi prospicienti il lungofiume, pensati come un unico cordone ombelicale per la città, un nastro che colleghi parchi, spazi di svago e intrattenimento, luoghi di ritrovo per gli abitanti. Un tessuto connettivo in cui inserire infrastrutture, servizi e nuovi interventi commerciali.


Poco do Bispo is a district of the city of Lisbon , which takes its name from a dock on the riverfront . The area, located halfway between the city center and the new settlements built for the Expo 1998 , still has significant challenges in converting the banks of the Tagus. For over three decades , in fact, the Portuguese city is dealing with the recovery of its extensive river shores. Large scale port activities, heavy industry and shipbuilding have for more than a century occupied the banks, causing a real break between the city and the water . The experimental project developed at the international workshop organized by the Universidade Autonoma de Lisboa in 2003 imagines to make empty the space overlooking the riverfront, designed as one umbilical cord all along the city, a belt that connects parks, recreation and entertainment spaces, meeting place for the inhabitants. A connective tissue where the township could locate infrastructures, services and new business operations.

Pohang, rigenerazione urbana / Pohang Urban Regeneration


Pohang è il secondo centro metropolitano della Corea del Sud, nonchè il primo porto merci del paese e centro siderurgico strategico. I forti cambiamenti causati dal tramonto dell’industria pesante hanno lasciato consistenti cicatrici nel tessuto urbano e lungo tutto il litorale. Il laboratorio di ricerca, che ha coinvolto diverse università internazionali, è stato orientato verso la sperimentazione di nuove strategie per la rigenerazione di questi luoghi, coordinando pianificazione, bonifica e progettazione architettonica.


Pohang is the second largest metropolitan center of South Korea, as well as the first cargo port in the country and a strategic steel center. The strong changes caused by the decline of heavy industry have left significant scars in the urban fabric and along the coast. The research workshop, which involved several international universities, has been oriented toward the testing of new strategies for the regeneration of these areas, coordinating planning, land reclamation and architectural design.

Bergamo Porta Sud / Bergamo South Gate


Nella primavera del 2007, la società Porta Sud s.p.a. è nel pieno del progetto di riconfigurazione dell’ampia area della stazione ferroviaria di Bergamo. Quest’ultima è a sua volta direttamente coinvolta in un ambizioso progetto di rinnovamento urbano, rientrando nel programma di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) “Cento Stazioni”. Al XX ciclo di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana del Politecnico di Milano, viene chiesto di formulare una serie di strategie di pianificazione alternative a quella sino al momento battuta, affinché ne possa nascere un dibattito ed una revisione del progetto ufficiale. La nostra proposta mira ad individuare due modalità di intervento differenti a nord e a sud del sedime ferroviario. Verso la città storica, infatti, si prevedono interventi di “ricucitura” del tessuto urbano preesistente, mentre verso l’aeroporto di Orio Al Serio vengono organizzati grandi nuclei ad alta densità, all’interno di un nuovo polmone verde urbano. La stazione è inoltre pensata come un ponte che, oltre a smistare il traffico ferroviario ingloba il previsto recupero delle Tramvie delle Valli e i capolinea dei bus interurbani. Il nuovo “fabbricato viaggiatori”, nel superamento dei binari, porta con se una “lingua di parco” che connette il nuovo verde a sud con Piazzale degli Alpini.


In spring 2007 , the company Porta Sud s.p.a. is in the middle of the project to reconfigure the wide area of ​​Bergamo railway station. The latter is in turn directly involved in an ambitious urban renewal project: it’s part of the RFI (Italian Railway Network) "One hundred stations” program. The Milano Politecnico Phd in Architecture and Urban Design cycle 20, is asked to make a number of planning strategies as alternatives to the one so far considered, in order to rise to a debate and a review of the official project. Our proposal aims to identify two different modes of action, north and south of the railway grounds. Towards the historic city, in fact, work will be of "mending" the existing urban fabric, while towards Orio al Serio airport high density spots are organized, within a new urban green space. The station is then designed as a bridge. It routes rail traffic, it incorporates the expected recovery of the Valleys Tramways terminal and it hosts the intercity bus stop. The new "passenger building" goes over the tracks and brings with it a "strip of park" that connects the new southern green with Alpini square.

Abitare a Milano 3 / Living in Milan 3


Nel 2007, un team di ricercatori del DiAP (oggi DAStU, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani) del Politecnico di Milano si occupa degli studi di fattibilità e della redazione dei bandi per i concorsi di progettazione “Abitare Milano 3 - nuovi spazi urbani per gli insediamenti di edilizia sociale”. Otto aree di intervento, selezionate dal Comune di Milano, vengono analizzate per individuarne potenzialità e criticità. L’indagine oltre alla redazione di norme e regole da applicare sulle singole aree, mette a punto una serie di simulazioni volumetriche che fungano da guida ai partecipanti alle gare.


In 2007, a team of researchers from the DiAP (today DAStU, Department of Architecture and Urban Studies) of  the Politecnico di Milano was involved with the feasibility studies and the preparation of calls for tenders for the design contests "Living in Milan 3 - new urban spaces for public housing development”. Eight intervention areas, selected by the City of Milan, were analyzed to identify potentials and critical issues. Aside from the drafting of rules and regulations to be applied on individual areas, the survey developed a series of volumetric simulations that served as a guide to participants in the tendering.

SUPS10 - Le grandi problematiche delle città capitali /

SUPS10 - Capital Cities Wicked Problems


Il SUPS10 (decimo Simposio in Progettazione Urbana di Sharjah) si svogle a Sharjah, Emirati Arabi, nel novembre del 2008. Scopo di questa edizione è indagare le maggiori problematiche che affliggono le metropoli contemporanee, con particolare attenzione alle grandi conurbazioni che rivestono un ruolo chiave anche dal punto di vista amministrativo nei confronti del territorio in cui sorgono, sia esso un bacino locale, regionale, o nazionale. Riccardo Mazzoni è presente in qualità di relatore con un intervento dal titolo “Disegno urbano e senso di alienazione”. Una ricerca che mira a mettere in luce cause ed effetti di alcune stranianti caratteristiche dei paesaggi metropolitani.


The SUPS10 (tenth Sharjah Urban Planning Symposium) takes place in Sharjah, United Arab Emirates, in November 2008. The purpose of this edition is to investigate the contemporary metropolis major problems, with particular attention to large conurbations that play a key role from the administrative point of view towards the territory in which they arise (local, regional, or national scale). Riccardo Mazzoni is present as a speaker with a speech entitled "Urban Design and Sense of Alienation". A research that aims to shed light on causes and effects of some alienating characteristics of metropolitan landscapes.

Recycling Socialism / Recycling Socialism


Nel corso di tutto il 2013 l’ “Architectural Design Studio 1”, laboratorio di progettazione architettonica del Politecnico di Milano (tentuto da M.Poli, A.Rocca, R. Mazzoni) si è occupato di recupero di edifici di epoca socialista, un tema di grande attualità. Il dibattito sull’eredità architettonica di questo modello economico-politico, che ha disseminato di utopiche costruzioni buona parte del territorio europeo tra i primi anni ’50 e la metà degli ’80, è ancora aperto. Da una parte si colloca la spropositata quantità di edifici sovietici di cui è costellata l’Europa degli ex paesi d’oltrecortina, dall’altra il patrimonio residenziale d’ispirazione socialista lasciato dalle politiche per l’abitazione popolare dei paesi dell’Europa occidentale. Diversi i momenti di studio affrontati: i progetti degli studenti sul Quartiere Gallaratese di A. Rossi e C. Aymonino, la partecipazione alla Biennale d’Architettura di Tallinn (TAB), sulle medesime tematiche e, infine, il seminario conclusivo presso il Politecnico a dicembre 2013. Il contributo di Riccardo Mazzoni può essere approfondito nel testo “Architecture Survives Ideology” presentato alla TAB.


During 2013, the "Architectural Design Studio 1" of Milan Politecnico (held by M.Poli , A.Rocca , R. Mazzoni ) has dealt with a very topical issue , namely the recovery of socialist-era buildings . The debate on the architecture legacy of a particular economic and political model is still open. Socialism has spread utopian buildings across Europe between the early 50s and the mid-80s. On one hand the huge amount of Soviet constructions which countries of the former Iron Curtain are full of, on the other residential buildings left by the socialist-inspired housing policies in the countries of Western Europe. Several moments of study were dealt: students projects on the Gallaratese District of A. Rossi and C. Aymonino, participation in the Tallinn Architecture Biennale (TAB) on the same issues and, ultimately, the final seminar at the Politecnico in December 2013. The contribution of Riccardo Mazzoni can be deepened in the text "Architecture Survives Ideology " presented at the TAB .

Novara, alta velocità ferroviaria / Novara, High Speed Railway


2004. I progetti per l’alta velocità ferroviaria europea sono al centro del dibattito internazionale. L’Unione Europea individua diversi corridoi di trasporto su rotaia che colleghino il continente da est a ovest e da nord a sud, a differenti latitudini e longitudini. Il corridoio 5 è pensato per connettere Lisbona a Kiev, passando in Italia da Torino, Milano e Venezia. La simulazione da noi effettuata, sulla base di studi di RFI (Rete Ferroviara Italiana) ipotizza una fermata a Novara, come stazione decentrata dell’area Milanese, che intercetti mediante una navetta il traffico aereo di Malpensa, distante pochi chilometri. Nel polo intermodale creatosi, si immagina di integrare il preesistente hub logistico per merci su gomma di Galliate, e tutta una serie di servizi territoriali di svago, intrattenimento e commercio, concentrati tra le due corsie autostradali. Un’alta densità confinata entro un bordo, al fine di preservare la coltivazione del riso ed il suo caratteristico paesaggio nelle aree circostanti.


2004. Plans for the European high-speed rail are at the center of international debate. The European Union identifies several rail transport corridors linking the continent from east to west and from north to south, at different latitudes and longitudes . The corridor 5 is designed to connect Lisbon to Kiev passing, in Italy, by Turin, Milan and Venice. The simulation carried out by rm/a on the basis of RFI (Italian rail network) studies assumes a stop in Novara, as a decentralized station of the Milanese area. It intercepts the air traffic of Malpensa Airport - a few miles away - with a shuttle. In the intermodal hub thus created , we imagine to integrate the existing logistic center for road freight of Galliate and a range of local services for leisure, entertainment and commerce. They are concentrated between the two highway lanes: this high density is confined within an edge in order to preserve the cultivation of rice and its distinctive landscape in the surrounding areas.

BreBeMi. Infrastrutture, territorio, paesaggio /

BreBeMi. Infrastructures, territory, landscape


Nel corso dell’anno accademico 2010-2011, gli studenti del corso di Architettura del Paesaggio (tenuto da S.Protasoni, V. Piatti, F. Pergalani) hanno lavorato a progetti sperimentali di mitigazione d’impatto ambientale per l’autostrada BreBeMi sul territorio del Comune di Antegnate. I progetti sono stati seguiti da un team di professionisti e ricercatori del settore, tra cui Riccardo Mazzoni. Gli esiti di questa interessante sperimentazione che ha coinvolto Politecnico di Milano, Comune di Antegnate e Società BreBeMi S.p.a. sono stati infine presentati alla mostra-convegno “Infrastrutture, territorio, paesaggio”, inaugurata il 29/10/2011.


During the 2010-2011 academic year, the students of Landscape Architecture Course (held by S.Protasoni, V. Piatti, F. Pergalani) worked on experimental projects of environmental impact mitigation: in fact, BreBeMi highway will brutally cut the Municipality of Antegnate. The projects were supervised by a team of professionals and researchers in the field, including Riccardo Mazzoni. The results of this interesting experiment that involved Politecnico di Milano, City of Antegnate and the BreBeMi Spa company were finally presented at the exhibition and conference "Infrastructure, Territory, Landscape", which opened on 29/10/2011.

AMUSE architetture per la Mobilità Alternativa gli Sport Urbani e l’Intrattenimento /

AMUSE architectures for Alternative Mobility Urban Sports and Entertainment


Tra il 2014 ed il 2015 l’ “Architectural Design Studio 1”, laboratorio di progettazione architettonica del Politecnico di Milano (tentuto da M.Poli, R. Mazzoni, R. Nash) si è occupato di luoghi dedicati allo sport, alla mobilità sostenibile ed allo svago in contesti urbani e periurbani.

La creazione di spazi aperti pubblici o di pubblico utilizzo “ben disegnati” si prospetta oggi più che mai non sufficiente a rendere tali interventi “interventi di successo”. La definizione di programmi specifici di utilizzo, basati su di una accurata interpretazione delle attuali esigenze dei cittadini, è una discriminante fondamentale nel decretare il buon funzionamento dello spazio aperto. Si delineano così alcuni cruciali obiettivi di ricerca: 1) creare le appropriate infrastrutture per una mobilità contemporanea, sempre più attenta alle tematiche ambientali ed, in ogni caso, sempre più normata; 2) contribuire al controllo sociale dei luoghi ampliandone la gamma e le fasce orarie di utilizzo; 3) ideare nuove strategie per accrescere la vivibilità degli ambienti metropolitani.


During 2014 and 2015, the "Architectural Design Studio 1", laboratory of Politecnico di Milano (directed by M.Poli, R. Mazzoni, R. Nash) dealt with places dedicated to sport, sustainable mobility and entertainment in urban and periurban contexts.

The creation of "well designed" public (or public use) open spaces promises today more than ever to be not sufficient to make such interventions "successful interventions". The definition of specific utilization programs, based on an accurate interpretation of the current needs of citizens, is a fundamental discriminating factor in determining the proper functioning of the open space. Therefore, some crucial research objectives are outlined: 1) creating appropriate infrastructures for contemporary mobility, increasingly attentive to environmental issues and, in any case, increasingly regulated; 2) contributing to the social control of places by widening their range and time of use; 3) conceiving new strategies to increase the liveability of metropolitan environments.